Chevrolet Chevelle Malibu, la storia dell’ammiraglia americana

Tra due anni, la Chevrolet Malibu compirà 60 anni, più di mezzo secolo di storia americana, ricorda Antonio Gazzanti Pugliese di Cotrone. Chevrolet creò la Chevelle per colmare il divario tra l’Impala e la Chevy II / Nova. E nacque come competitor della Ford Fairlane.

Verso la metà del 1964, Chevy sostituì il suo motore di punta, passando da un 283cid da 220 cavalli a un 327 che produceva invece 300 cavalli. Con questa mossa GM lanciava la Chevelle sul ring come concorrente nella nicchia delle auto con prestazioni in rapida crescita.

Quando arrivò il modello 1965, Chevy pompò di nuovo la Chevelle con un motore L79 da 350 CV per il modello di assetto Super Sport (SS). Questo è stato uno dei componenti chiave che ha segnato l’inizio dell’era delle muscle car. Con lo sgomento di molti entusiasti, nel 1965 furono realizzate solo 201 SS Chevelles.

Il nome Malibu debutta come semplice allestimento della Chevelle, una vettura disponibile in numerose varianti di carrozzeria: hard-top a due e quattro porte, coupé, convertibile, berlina a due e quattro porte e station wagon a due e quattro porte. La gamma motori comprende unità da 3,2 a 6,5 litri.

Nel 1968 debutta il nuovo allestimento Concours per le berline e le coupé (rivestimento in tessuto per sedili e parte inferiore dei pannelli porta e inserti in finto legno sul cruscotto) mentre nel 1969 è la volta di una nuova calandra, di inedite luci posteriori, della strumentazione ridisegnata e dei poggiatesta di serie per rispettare le normative di sicurezza.

La Chevrolet Chevelle fu una vettura molto popolare, con elevate prestazioni e un prezzo ragionevole: divenne molto diffusa sia in pista che su strada. La gran parte degli esemplari sopravvissuti fino ad oggi sono per lo più modelli recenti il che rende questa auto vintage veramente preziosa per chi riesce a trovarne una!

Antonio Gazzanti Pugliese di Cotrone

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