Stephen Covey ha scritto “Le 7 regole per avere successo” nel 1989. È stato il primo libro di questo genere, quasi l’inizio di quelli che sono stati chiamati libri di auto-aiuto quasi con un’accezione negativa. Ma questo è decisamente un libro da autoregalarsi e da regalare a qualsiasi imprenditore di nostra conoscenza. Le sette abitudini sono ottime per gettare le fondamenta di una vita costruita su integrità e valori forti. Chiunque può trarre beneficio dalla lettura di questo libro, e Antonio Gazzanti Pugliese di Cotrone lo consiglia vivamente.
Già solo perché dopo 30 anni questo testo è estremamente attuale. E per una buona ragione: le sue lezioni sono senza tempo e possono essere applicate a tutti gli aspetti della vita: aziendale, personale, professionale. Funziona perché la premessa centrale del libro riguarda le nostre abitudini quotidiane e come queste abitudini costituiscono la persona che siamo. Esplora l’idea che abbiamo del mondo in base alle nostre percezioni e pregiudizi, e se vogliamo cambiare noi stessi, i nostri comportamenti, dobbiamo essere in grado di modificare questi comportamenti.
Le abitudini possono essere buone e cattive
Abbiamo tutti buone abitudini e cattive abitudini. Di alcune abitudini siamo consapevoli e di altre meno, finché non arriva qualcuno che ce le indica. Se arriva. In alternativa, possiamo usare i metodi di Covey per scoprire le nostre abitudini inconsce.
Osservandole, a differenza di molti altri volumi simili, Covey si concentra su come si possono costruire le buone abitudini per superare quelle cattive, piuttosto che cercare di eliminare le cattive abitudini una alla volta. Riconosce anche quante buone abitudini non sono necessariamente naturali e devono essere apprese. Per essere efficace bisogna attingere ai propri valori: tutti noi ne siamo pieni, dobbiamo solo scoprire gli strumenti per accedere al nostro potenziale.
In questo, “Le 7 regole per avere successo” si differenzia enormemente da molti libri del genere. Non promette una soluzione rapida che può servire solo a nascondere i problemi. Covey ci guida attraverso un processo che richiederà del tempo per essere portato a termine, ma di certo come ogni cosa un po’ sofferta, avrà i suoi effetti a lungo termine e sarà in effetti in grado di svoltare la nostra vita.
Le sette regole sono liberamente ispirate ai personaggi della storia e sono così suddivise:
- Sii proattivo
- Inizia immaginando la fine
- Trova le priorità
- Pensa win-win
- Cerca prima di capire, poi di essere compreso
- Sinergie
- Affilare le armi
Regola 1: Sii proattivo
Questa è la capacità di controllare il proprio ambiente, piuttosto che lasciare che lui abbia il controllo su di te, come spesso accade. Autodeterminazione, scelta e potere di decidere come rispondere a stimoli, condizioni e circostanze. Domanda: accetti la responsabilità delle tue azioni?
Regola 2: Inizia pensando alla fine
Covey chiama questa l’abitudine alla leadership personale: guidare se stessi verso quelli che consideri i tuoi obiettivi. Sviluppando l’abitudine di concentrarti su attività rilevanti costruirai una piattaforma per evitare distrazioni e diventare più produttivo e di successo. Domanda: cosa vuoi che si dica al tuo funerale?
Regola 3: decidi le priorità
Covey chiama questa l’abitudine della gestione personale. Si tratta di organizzare e implementare attività in linea con gli obiettivi stabiliti al punto 2. Covey afferma che l’abitudine 2 è la creazione mentale; l’abitudine 3 è la creazione fisica. Domanda: trascorri il tuo tempo con le persone che contano?
Regola 4: pensare da vincente
Covey chiama questa l’abitudine alla leadership interpersonale, necessaria perché i risultati dipendono in gran parte dagli sforzi cooperativi con gli altri. Il win-win si basa sul presupposto che ci sia abbondanza per tutti. Domanda: come sviluppi un approccio cooperativo?
Regola 5: cerca prima di capire e poi di essere capito
Una delle grandi massime dell’età moderna. Questa è l’abitudine di comunicazione di Covey ed è estremamente potente. Covey aiuta a spiegarlo nella sua semplice analogia “fai la diagnosi prima della prescrizione“. È semplice, efficace ed essenziale per sviluppare e mantenere relazioni positive in tutti gli aspetti della vita. Domanda: stai veramente ascoltando?
Regola 6: creare sinergie
Covey dice che questa è l’abitudine alla cooperazione creativa – il principio che il tutto è maggiore della somma delle sue parti, che pone implicitamente la sfida di vedere il bene e il potenziale nel contributo dell’altra persona. Quali sono le terze alternative?
Regola 7: Affilare le armi
Questa è l’abitudine all’auto-rinnovamento e circonda necessariamente tutte le altre abitudini, incoraggiandole a manifestarsi e crescere. Covey interpreta l’autorinnovamento in quattro parti: spirituale, mentale, fisico e sociale/emotivo, che hanno tutte bisogno di nutrirsi e svilupparsi. Domanda: tu cosa stai facendo per te stesso o te stessa?
Con questo libro e il successivo (The 8th Habit: From Effectiveness to Greatness) che include l’abitudine “Trova la tua voce e ispira gli altri“, Covey probabilmente non ha capito la rivoluzione che ha iniziato.
Eppure, a differenza dell’enorme numero di libri che sono stati scritti da allora su argomenti simili, “Le 7 regole per avere successo” è un manuale di istruzioni a cui tornare e ritornare in tutti gli anni a venire.