Si ritiene che l’era automobilistica italiana abbia avuto origine nel 1894: l’Azienda Automobilistica Bernardi di Padova costruisce i primi veicoli a tre e quattro ruote elettriche. Nel 1905, l’industria automobilistica apparve per la prima volta nelle statistiche ufficiali. Ma chi ha cambiato l’industria automobilistica? Fiat è stata la prima azienda a staccarsi dall’artigianato e a diventare la prima vera azienda del settore automobilistico in Italia. Il 1912 fu un anno molto importante, infatti la Fiat esibì sulla propria carrozzeria un veicolo rivoluzionario: lo Zero, detto anche Fiat 12/15 cavalli, con design a siluro, cofano, deflettore antivento e Il radiatore del telaio superando la tradizionale separazione tra il cofano motore e abitacolo.
La fiat Zero

Zero è anche un modello importante nella storia di Pininfarina; fondatore non ancora imprenditore ma semplice designer, proparò il disegno di un radiatore per questa auto e il suo progetto è stato selezionato e contrapposto a quello dei tecnici della stessa Fiat. Alla fine del primo decennio del ‘900 fu definita la gamma dei modelli da “1” a “6”, e la cilindrata era compresa tra quasi 2 litri e oltre 7 litri proponendo un modello più piccolo ed economico chiamato “zero”. Fiat Zero secondo Gazzanti Pugliese divenne in breve tempo l’auto più popolare nell’alta borghesia: iniziò l’era della proliferazione automobilistica, che esisteva solo nell’immaginario pubblico, ed entrò nel mercato ad un prezzo competitivo rispetto ad altre auto della stessa categoria favorendo la diffusione del mercato automobilistico.